AT: Posso riassumere questo week end passato con la mia Famiglia VD in semplici parole. La prima che mi viene in mente è caricatore (lo so è strana come parola) ma faccio parte della comunità da 10 anni ed io ero sempre quella che stava con i bambini o comunque facevo qualcosa nell’equipe e non avevo molto modo di seguire dall’inizio alla fine un “Venite o Vedrete”, caricatore proprio perché mi ha ricaricato su alcune cose che davo per scontate,mi sono sentita quasi un malato che va dal dottore ..mi sono sentita coccolata. Ho sentito questo tramite tutta l’equipè che si è occupata di tutto e che ringrazio tantissimo … so quanto lavoro c’è dietro.
Un’altra parola che mi viene per riassumere il tutto è passato si perché ho potuto vedere tutto il mio passato complicato,difficile sotto gli occhi di Dio Padre che mi ha fatto notare ancora una volta di come “nei giorni più difficili ero io che ti prendevo in braccio” e di come quell’abbraccio sia ancora presente. Ho ringraziato molto durante l’Adorazione Eucaristica di quanto amore ho potuto gustare della mia vita e quanto amore c’è e avendo consapevolezza di questo posso fare lo stesso con gli altri.
Un’altra parola che mi viene è fiducia .. sarà che sto vivendo un periodo in cui questa parola ritorna spesso per la fine degli studi, per la ricerca del lavoro … sentivo molto che nessuno Padre darebbe dà una pietra a suo figlio se questo ha fame.
AQ: Se io dovessi riassumere con una parola il Venite e Vedrete sceglierei AMORE. Amore di un DIO che ci vuole vicino a Lui, ci ama più di ogni altra cosa, un DIO che si prende cura di noi, ci fa capire le nostre debolezze e ci da i mezzi e la forza per contrastarle.
RR:
“Venite e vedrete” è un’esperienza forte, tangibile dell’amore di Dio, un Dio che è Padre e parla concretamente alla tua vita, rivolgendosi proprio a te, al tuo cuore, in un dialogo intimo, a tratti delicato, a tratti sconvolgente, che si snocciola a poco a poco attraverso la sua Parola, una Parola che diventa vita vissuta mediante la testimonianza di persone, missionari e laici, che si sono lasciate trasformare da questo amore, diventando altri Gesù, si avete capito bene, altri Gesù. Sono tre giorni intensi durante i quali ti senti abbracciato da un Padre che nutre un amore così grande da andare oltre le tue fragilità, e ti “grida” che la tua vita è preziosa, vale più di quanto ognuno di noi possa pensare, vale il sangue di Gesù, e che Lui sogna per te una felicità piena, desidera fare cose grandi attraverso te, perché per Lui siamo meravigliosi, siamo suoi figli. Può un genitore considerare brutto e cattivo suo figlio? Può smettere di sognare per lui cose fantastiche? Così è Dio. Prendere coscienza di essere figli amati diventa un invito a prendersi cura della propria vita, per capire cosa stiamo facendo per renderla bella, quanto stiamo amando veramente, quanto godiamo di tutto ciò che fa parte della nostra vita, situazioni, affetti, il lavoro, la natura, e si scopre a poco a poco che Dio fa di tutto per renderci felici, basta indossare i suoi occhiali per accorgersene, e, anche se sembra assurdo, si può essere felici persino nei momenti di dolore. L’Amore di Dio ti rende libero, libero dagli schemi, dai pregiudizi, da te stesso. E allora cosa desideri? Desideri sempre di più parlare con Dio, attingere da lui la forza d’amare fino alla croce, donando e ricevendo con gioia e gratitudine. Desideri pregare da solo e con gli altri, perché ne esci sempre più forte, perché ti guardi intorno e ti accorgi che chi ama Dio è felice ed è forte, e tu vuoi essere proprio come lui. Impari che non sei mai solo “io sarò con voi tutti i giorni”. Desideri, alla luce della Verità, chiamando le cose con il proprio nome, liberarti da tutto ciò che rende pesante la tua vita, dallo scoraggiamento, dalla tristezza, (che non sono mai il frutto dell’amore di Dio), dalle dipendenze, dall’indifferenza a cui il mondo ti narcotizza, dalla noia, dal falso rispetto umano, da ciò che ci procura una morte lenta, di cui spesso non ci accorgiamo. La misericordia del Padre, l’amore del Figlio, la luce dello Spirito Santo ti rigenerano, ti trasformano e tu risorgi, nasci di nuovo. E poi … poi si torna alla vita di tutti i giorni, ma sei diverso da prima, e vuoi vivere in modo nuovo, e dire agli altri che è possibile. Insomma, caro fratello, sorella che leggerai questa breve testimonianza, non sono capace di comunicarti, se non in pillole, la ricchezza che ho ricevuto da questa esperienza. Ti consiglio vivamente di partecipare la prossima volta al “Venite e Vedrete” , anzi ti dico che sto già pregando per te, perché tu apra il tuo cuore e la tua mente a questa possibilità. Lasciati abbracciare dall’amore di Dio!