Quaderno di preghiera
Spunti per la preghiera
da lunedì 9 dicembre
a sabato 14 dicembre 2024
Lunedì 9 dicembre
Santi del giorno: San Giovanni Diego C.; S. Siro; S. Gorgonia
Liturgia: Is 35, 1-10; Sal 84; Lc 5, 17-26
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te disse al paralitico: alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Spunti di Preghiera:
Gesù opera molte guarigioni eppure soltanto alcune vengono raccontate nei Vangeli, probabilmente perché più di altre hanno colpito gli Evangelisti. La guarigione del Vangelo di oggi è sicuramente una di queste. Colpisce molto, infatti, la determinazione di chi chiede il miracolo ed il modo in cui Gesù risponde alla richiesta. Contrariamente a quanto ci potremmo aspettare, Gesù non si irrita per la determinazione con la quale gli viene chiesta la guarigione, ma anzi sembra apprezzare e dare priorità a chi ripone in Lui una tale fiducia da arrivare anche a compiere gesti eclatanti.
Allora oggi potremmo domandarci: quanto siamo determinati nel chiedere, nel portare i nostri bisogni, i nostri desideri, le nostre persone care davanti a Gesù? Fino a che punto la nostra fiducia ci spinge ad essere audaci? Insegnaci mamma Maria a persistere nella preghiera, a non perdere mai la speranza in Gesù, anche nei momenti più bui della nostra vita. Aiutaci ad essere determinati nella fede per restare stupiti nel riconoscere gli interventi prodigiosi di Gesù nella nostra vita.
Martedì 10 dicembre
Santi del giorno: B.V. di Loreto; S. Eulalia; S. Mauro
Liturgia: Is 49, 1-11; Sal 95; Mt 18, 12-14
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda”.
Spunti di preghiera:
Anche quando pensiamo di non meritare amore, quando crediamo di essere ripudiati a causa dei nostri peccati, Gesù viene oggi a ricordarci che il volere di Dio esula dai nostri umani pensieri e va molto oltre. Il Suo amore va oltre le nostre miserie, va oltre i nostri limiti, va oltre le nostre fragilità, va oltre i nostri giudizi. Per Dio noi siamo prioritari, la nostra vita, la nostra salvezza è prioritaria. L’amore di Dio non è frazionato tra tutti noi, sue creature, il Suo amore è unico, individuale ed esclusivo. Un amore totalitario che giustifica tutto, giustifica anche le nostre fughe e i nostri smarrimenti. Una sola cosa vuole in cambio Dio da noi, vuole che ci facciamo trovare per permetterGli di salvarci con la grandezza del Suo abbraccio. Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo nella ricerca della strada di casa, dove troveremo il nostro Abbà (papà) pronto ad accoglierci e caricarci sulle Sue spalle per portarci in salvo.
Mercoledì 11 dicembre
Santi del giorno: S. Damaso; S. Sabino; S. Daniele Stilita
Liturgia: Is 40, 25-31; Sal 102; Mt 11, 28-30
In quel tempo, Gesù disse: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.
Spunti di Preghiera:
“Venite a me e io vi darò ristoro”. Il brano di oggi ci mostra l’immagine del giogo. I buoi portano l’aratro stando entrambi sotto lo stesso giogo. Così il Signore ci dice che è insieme a noi, cammina al nostro fianco e insieme a Lui possiamo trovare ristoro. Nelle diverse situazioni della vita, dalle più semplici alle più difficili, la presenza di Dio potrà donarci quella sicurezza e quella fedeltà frutto di una relazione autentica perché non siamo soli ma cammina con noi donandoci il Suo amore. Nella preghiera di oggi facciamo memoria delle diverse situazioni in cui abbiamo sperimentato quest’amore fedele.
Giovedì 12 dicembre
Santi del giorno: B.V di Guadalupe; B. Giacomo Capocci
Liturgia: Is 41, 13-20; Sal 144; Mt 11,11-15
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Spunti di preghiera:
“Il regno dei cieli subisce violenza ed i violenti se ne impadroniscono” . Questa frase di Gesù ci sorprende e ci fa riflettere, sembra quasi che Lui stesso stia facendo un elogio alla violenza, ovviamente non è così, ma è necessario, per entrare nella Vita rinunciare, togliere, estirpare tutto ciò che è contrario alla vita: attitudini, atteggiamenti, comportamenti, pensieri che portano solo alla morte all’anima. La “violenza” non è rivolta agli altri, ma a quanto di malato c’è nel nostro cuore. Occorre esercitare un senso diverso di violenza, sì, ma solo verso se stessi! Chiediamo la grazia al Signore che ogni giorno ci faccia fare piccoli passi verso il bene, imparando a rinunciare a quanto non ci fa bene, per scegliere la Vita! Confortati dall’ amorosa presenza di nostra Madre di Guadalupe, oggi festeggiata, continuiamo senza stancarci nel cammino. Buona preghiera.
Venerdì 13 dicembre
Santi del giorno: S. Lucia; S. Otilla; B. Giovanni Marinoni
Liturgia: Is 48, 17-19; Sal 1; Mt 11, 16-19
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Spunti di Preghiera:
Nel brano del Vangelo di oggi sembra che Gesù, in un’esternazione molto umana, voglia dire a chi lo seguiva: “Ma non vi va mai bene niente!!!” Chissà quante volte l’abbiamo detto anche noi! Che cosa vuole dirci dunque oggi la Parola? Forse Gesù ci sta dicendo di non essere precipitosi nel giudicare i comportamenti altrui. Invece dovremmo chiederci perché questa persona si comporta così. Ad una riflessione e a un esame più attento forse capiremmo il perché e quel giudizio frettoloso si potrà trasformare in un sentimento di compassione e di misericordia verso l’altro, riconoscendo in lui quello che il nostro giudizio affrettato ci aveva impedito di vedere. Non sarà il nostro giudizio a giustificare gli altri ma il frutto del loro comportamento. “Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita”
Sabato 14 dicembre
Santi del giorno: S. Giovanni della Croce; S. Venanzio Fortunato
Liturgia: Sir 48, 1-4.9-11; Sal 79; Mt 17, 10-13
Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Spunti di preghiera:
Elia è venuto e non è stato riconosciuto. Gesù viene e non lo riconosciamo. Come riconoscere Gesù? Riconoscere vuol dire che già abbiamo conosciuto, che già c’è stato un incontro e si è avviato un processo di conoscenza. Per conoscersi bisogna frequentarsi, ascoltarsi, ritrovarsi. Allora oggi chiediamoci: come conosco Dio? Quale immagine ho di Lui? Quello che pensiamo corrisponde a verità? Quali strumenti uso per conoscerlo davvero? Quanto dialogo ho con Lui ogni giorno? Chiediamo i doni della perseveranza nella preghiera e dell’attenzione del cuore per imparare a conoscere la Sua presenza nella nostra quotidianità.