Spunti di Preghiera del Giorno

Quaderno di preghiera

Spunti per la preghiera da lunedì 15 aprile a sabato 20 aprile 2024

 

Lunedì 15 aprile

Santi del giorno: S. Teodoro m.; S. Marone; S. Cesare de bus; S. Damiano de Veuster

Liturgia: At. 6,8-15; Sal. 118; Gv. 6,22-29

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Spunti di preghiera:

Anche noi oggi Ti chiediamo Signore….Qual è il cibo che rimane? Cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? E Tu, con pazienza, continui ad insegnarci come fai da sempre: ” Vi basta credere in me ed in Colui che mi ha mandato”. Se ci avessi chiesto di camminare sui carboni ardenti… avremmo sorriso credendoti “pazzo”. Ed invece dobbiamo fare una cosa apparentemente molto semplice… CREDERE IN TE! E questo ci sembra così “difficile!!” … Perché in Te vorremmo risolvere tutti i nostri problemi, le nostre paure, i nostri conflitti. Senza considerare che sei Tu il vero cibo che sazia ogni nostra paura! Donaci oggi questa certezza e troveremo la risposta a tutte le nostre domande. Amen!.

 

Martedì 16 aprile

Santi del giorno: S. Bernadette Soubirous; S. Benedetto G. Labre; S. Fruttuoso

Liturgia: At. 7,51-8,1; Sal. 30; Gv. 6,30-35

Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

Spunti di preghiera

Talvolta capita anche a noi di affezionarci alle persone che più di altre ci parlano di Dio. Nel Vangelo di oggi alcuni attribuiscono meriti, che non ha, a Mosè. É un atteggiamento umano. Sbagliamo quando non ci rendiamo conto che queste persone sono umane come noi, possono sbagliare, e non sono loro che ci danno la vita: è Dio. Dio ci invia messaggeri e noi stessi possiamo essere messaggeri per altri. Oggi, Signore, Ti preghiamo di renderci attenti alla Tua Parola, aiutaci a non sbagliare bersaglio, fa che possiamo arrivare a Te, rendici consapevoli del nostro compito di discepoli, ascoltatori, imitatori, annunciatori della Tua Parola.

 

Mercoledì 17 aprile

Santi del giorno: S. Innocenzo v.; S. Simeone Br S. S. Acacio; S. Caterina Tekakwita

Liturgia: At. 8,1-8; Sal. 65; Gv. 6,35-40

Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Spunti di preghiera:

Nel cammino della vita con il Signore noi abbiamo tante certezze che Lui ci dà, ma oggi Giovanni ci conferma una cosa importantissima, fondamentale: noi siamo tutti suoi figli e abbiamo la vita eterna. Gesù è il pane della nostra vita, il nutrimento indispensabile per poter vivere, senza il quale moriremmo. Viviamo già qui in questa terra la nostra vita, la nostra vita eterna, ma dipende solo da noi, dalle scelte che facciamo, da come accogliamo Gesù. Il paradiso o l’inferno lo decidiamo noi, in base alle risposte che diamo. Per viverla Gesù ci chiede di essere uniti a Lui. La vita eterna è la vita vissuta nell’amore di Gesù, senza amore non si vive, per questo poi c’è l’inferno. Abbracciamo il Pane della Vita e da Lui facciamoci portare nell’eternità.

 

Giovedì 18 aprile

Santi del giorno: S. Galdino v.; S. Atanasia; B. Sabina Petrilli

Liturgia: At. 8,26-40; Sal. 65; Gv. 6,44-51

Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Spunti di preghiera:

Nel brano del Vangelo di oggi continua il discorso di Gesù nella sinagoga di Cafarnao. Le parole che pronuncia Gesù sono incomprensibili per i Giudei che lo stanno ascoltando: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo … e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Queste sono parole che si comprenderanno solo alla luce della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù. Non c’è da meravigliarsi, quindi, se questi uomini non le comprendono. Attraverso la Parola oggi Gesù ci invita a credere in Lui per avere la Vita Eterna perché solo Lui ha visto il volto del Padre e solo Lui ci può trasmettere ciò che ha udito dal Padre. Spesso invece noi vogliamo vedere dei segni per credere. Invece Gesù ci ricorda che per vedere bisogna credere in Lui. Soltanto se ci abbandoneremo a Gesù potremo vedere tutti i doni che Dio Padre ci regala ogni giorno. Maria, donna accogliente, aiutaci Tu ad accogliere nel nostro cuore il Tuo Gesù. “Acclamate Dio, voi tutti della terra”.

 

Venerdì 19 aprile

Santi del giorno: S. Leone IX p.; S. Elfego; B. Bernardo

Liturgia: At. 9,1-20; Sal. 116; Gv. 6,52-59

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

 Spunti di preghiera:

“Le parole pronunciate oggi da Gesù sono miti e al tempo stesso ferme ed autorevoli; hanno il sapore buono dell’amore vero, lasciando in chi le ascolta la libertà di accoglierle per diventare piccolo seme nella terra del cuore e del mondo, radice, resistente arbusto ed infine albero dalle folte chiome e dai frutti abbondanti. Possiamo essere, al pari di Gesù, anche noi cura e pane buono da mangiare per gli altri, per le persone che ci sono accanto e che il Signore ci affida con fiducia? Si, ciascuno di noi può vivere questa immensa grazia a condizione di rimanere intimamente uniti a Gesù e farsi guidare da Lui. Il pane di cui oggi parla Gesù è l’amore gratuito che si dona senza nulla chiedere in cambio, silenzioso e lontano dai riflettori e che sa essere carezza per il cuore degli afflitti e sostegno per i bisognosi. Spirito Santo Ti chiediamo oggi nella preghiera il dono dell’umiltà per metterci alla sequela di Gesù ed essere suoi veri discepoli”.

 

Sabato 20 aprile

Santi del giorno: S. Aniceto p.; S. Agnese di Montepulciano; B. Chiara Bosatta

Liturgia: At. 9,31-42; Sal. 115; Gv. 6,60-69

Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Spunti di preghiera

“Le parole che vi ho detto sono Spirito e sono vita”. Queste parole pronunciate da Gesù ai suoi discepoli sono l’essenza della nostra fede. La Parola ci dà la vita, la vita vera, quella vita che spesso invece cerchiamo nel mondo senza trovarla, trovando piuttosto l’enorme frustrazione di restare delusi e insoddisfatti. La Parola è Spirito, la Parola ci parla attraverso lo Spirito. Chiede solo di metterci in ascolto, aprendo il cuore e lasciando entrare dentro di noi il Suo soffio vitale. Pietro dice un’enorme verità: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.”  Quando siamo confusi, quando abbiamo perso la rotta, cerchiamo di fare memoria di queste parole pronunciate da Pietro, attingiamo da Gesù, riposizioniamo su di Lui la nostra bussola, e da Lui trarremo la linfa vitale che ci porterà alla scoperta della vita eterna.