Spunti di Preghiera del Giorno

Quaderno di preghiera

Spunti per la preghiera

da lunedì 5 agosto
a sabato 10 agosto 2024

 

Lunedì 5 agosto

Santi del giorno: Dedicazione Basilica S. Maria Maggiore; S. Osvaldo

Liturgia: Ger. 28,1-7; Sal. 118; Mt. 14,13-21 opp. 14,22-36

Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Spunti di preghiera

Gesù sa sempre come starci vicino, anche quando siamo nel deserto e al buio, proprio come la folla che si era accalcata per sentire le Sue parole. Quella folla stava lì, incurante della fame e della sete per ascoltare gli insegnamenti del Maestro, e noi? Sappiamo rinunciare alle nostre cose per ascoltare Gesù? Molto spesso ci dimentichiamo di mangiare e di bere non per dialogare con Lui ma per dedicarci alle nostre priorità. Facendo così però ci perdiamo il dono più bello che Dio ci ha fatto: Suo Figlio, le Sue parole i Suoi insegnamenti. Ogni mattina pregare Gesù di accompagnarci durante il giorno è la cosa più bella che possiamo fare; ascoltarLo e viverLo arricchisce la nostra vita. Facciamo parte di quelle persone che si saziano di Lui e sono felici? Diamoci la possibilità di avere questa gioia attraverso le Sue Parole. Preghiamo oggi per la nostra perseveranza, che il Signore ci dia sempre la forza di vivere con gioia il nostro cammino di fede.

 

Martedì 6 agosto                Trasfigurazione del Signore

Santi del giorno: B. Maria Francesca di Gesù

Liturgia: Dn. 7,9-10.13-14 ; Sal. 96; 2Pt. 1,16-19; Mc. 9,2-10

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Spunti di preghiera

“Fu trasfigurato davanti a loro”. Nell’esperienza della trasfigurazione di Gesù, Mosè ed Elia, confermano i misteri della fede nascosti nella persona di Gesù. Tre dei discepoli di Gesù sono stati scelti per ricevere questa testimonianza. È stato un privilegio per loro e allo stesso tempo una chiamata a testimoniarLo. Anche per noi le esperienze privilegiate della conoscenza di Gesù sono allo stesso tempo un dono e una chiamata. La voce stessa del Padre conferma che il Suo Figlio è la Via. Ascoltando la Parola del Figlio anche noi siamo familiari di Dio, i suoi figli. Che queste parole, “ascoltatelo“, possano sempre guidarci nelle cose piccole e grandi scelte della nostra vita.

 

Mercoledì 7 agosto

Santi del giorno: S. Gaetano sacerdote; Ss. Sisto II e comp.; S. Donato

Liturgia: Ger. 31,1-7; Cant. Ger.31,10-13; Mt. 15,21-28

Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Spunti di preghiera:

Il Vangelo di oggi sembra volerci presentare due tipologie opposte di preghiera. Una è la preghiera dei discepoli, una preghiera insistente, che sfocia addirittura in implorazione, ma al tempo stesso una preghiera distaccata, non sentita con amore, non gratuita, ma di convenienza. I discepoli infatti pregavano Gesù perché li togliesse da un fastidioso imbarazzo. Questo tipo di preghiera Gesù non la esaudisce. L’altro tipo di preghiera, quella che Gesù esaudisce, è sempre insistente, sempre implorante, ma sentita fin dentro la propria carne. È la preghiera per una persona cara, la preghiera fatta per Amore e a beneficio non proprio ma dell’altro. Un amore vero perché pronto a tutto, anche a subire l’umiliazione, quella provocazione da parte di Gesù che, in questo Vangelo, sembra assumere un atteggiamento insolitamente duro e distaccato. “Ti sia fatto come desideri” risponde però Gesù alla donna, “perché la tua fede è grande”. Davvero la fede può smuovere le montagne! Davvero può fare miracoli! Può fare breccia nel cuore di Gesù che riconosce l’amore vero e non può resistergli perché lui stesso è amore.

 

Giovedì 8 agosto

Santi del giorno: S. Domenico sacerdote; B. Maria Margherita di Calani

Liturgia: Ger. 31,31-34; Sal. 50; Mt. 16,13-23

Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

Spunti di preghiera:

Se oggi Gesù chiedesse a ciascuno di noi: “chi sono Io per te?” Cosa risponderemmo? Riusciremmo ad avere la stessa prontezza di Pietro nel rispondere? Siamo veramente consapevoli che Gesù è il Figlio del Dio vivente? Giungere a questa certezza ci cambia totalmente la vita, Gesù definisce beato Pietro, dopo che questi lo ha riconosciuto come il Cristo, perché conoscere Gesù, sapere appunto che Lui è Dio ci mette in uno stato di beatitudine tale da poter affrontare la vita sapendo di non essere mai più soli, di poter sempre contare sulla Sua presenza costante ed esclusiva che ci farà vivere in armonia e in pace. A differenza dei discepoli di allora ai quali Gesù chiese di non rivelare ad alcuno chi egli fosse, perché doveva prima soffrire, morire e risorgere, a noi oggi ci affida la missione di farlo conoscere al mondo, annunciare la Parola, evangelizzare e formare apostoli. Lasciamoci guidare nella nostra missione dallo Spirito Santo, presenza viva nella nostra vita.

 

Venerdì 9 agosto

Santi del giorno: S. Teresa B. della Croce patrona d’Europa;

Liturgia: Os.2,16b.17b.21-22; Sal. 44; Mt. 25,1-13

Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3e stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

Spunti di preghiera:

Nel brano del Vangelo di oggi leggiamo la parabola delle dieci vergini, cinque stolte e cinque sagge. Che cosa ci vuol dire oggi questo brano attraverso la ricchezza di questa Parola? Tra i vari aspetti forse Gesù cista chiamando alla fedeltà. Gesù desidera la nostra fedeltà perché è uno sposo geloso. Ma la Sua gelosia non è quel sentimento cattivo che inibisce, costringe, soffoca l’altro. Al contrario, ci rende liberi di amare e di essere amati nella maniera giusta, nella libertà, appunto, e nel rispetto gli uni degli altri. Gesù ci ama e nessuno ci ama come Lui, nessuno vuole il nostro bene come desidera Lui per noi. Nella prima lettura leggiamo: “Ti farò mia sposa per sempre … ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore”. S. Teresa Benedetta della Croce, patrona d’Europa, tu che sei stata fedele fino all’estremo sacrificio, aiutaci ad essere sempre fedeli al Signore, nella gioia e nella prova. “Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore”

 

Sabato 10 agosto

Santi del giorno: S. Lorenzo diacono e martire; S. Blano; B. Agostino Ota

Liturgia: 2Cor. 9,6-10; Sal. 111; Gv. 12,24-26

In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà.

Spunti di preghiera

Il Signore ama chi dona con gioia e san Lorenzo donava con gioia non solo i beni materiali, ma la sua vita nel servizio del diaconato. Oggi ci chiediamo come sta la nostra sequela di Gesù? Riconosciamo con gratitudine i passi che abbiamo fatto, il nostro percorso di fede e chiediamoci anche: come posso servirTi Signore? A volte siamo pieni di buone intenzioni, ma poi le forze vengono meno. Signore desideriamo essere dove sei Tu, sostienici nel cammino, rafforza la nostra fede e donaci il coraggio di morire a noi stessi, di riuscire a tacitare le nostre preoccupazioni per ascoltare la Tua Parola.