Venerdì 5 novembre
Santi del giorno: Ss. Elisabetta e Zaccaria genitori del Battista; S. Bertilla; S. Donnino; S. Guido M. Conforti
Liturgia: Rm. 15,14-21; Sal. 98; Lc. 16,1-8
Diceva anche ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Spunti di Preghiera:
“Il padrone lodò quell’amministratore disonesto perché aveva agito con scaltrezza”. I conti apparentemente non tornano e ci viene da chiederci come può Dio lodare un uomo disonesto per la sua scaltrezza? Ma in queste parole di Gesù invece vi è tanta sapienza. Non è vero che la scaltrezza sia una nota negativa del carattere di un essere umano ma piuttosto una dote bellissima da imparare a coltivare. Ed infatti l’etimologia della parola rimanda al fuoco che brucia e che purifica. Lo scaltro è, pertanto, una persona che, dopo essersi bruciata nella vita, si è fatto accorto ed ha fatto tesoro dell’esperienze vissute, trasformando il tutto in un’abilità in grado di aiutarlo a non ripetere sempre gli stessi errori. Allora oggi possiamo chiederci quanto siamo scaltri? Quanto sappiamo approfittare dell’esperienze della nostra vita per crescere spiritualmente ed umanamente e non ricadere sempre nelle stesse dinamiche? Oggi Gesù ci sostiene in questo percorso evolutivo dall’uomo vecchio all’uomo nuovo che passa anche attraverso una comprensione sapiente e saggia del reale. Aiutaci tu, Spirito Santo, a sviluppare questa abilità e sostienici nell’imparare a cogliere il frutto dell’esperienze vissute per rendere le nostre vite e quelle degli altri sempre più belle e ricche
|
FOTO DEL PELLEGRINAGGIO ROMA – ASSISI
Galleria delle fotoGuarda
TESTIMONIANZA DEL PELLEGRINAGGIO ROMA – ASSISI
Essere Pellegrino è un’identità, non è necessario avere qualche caratteristica speciale ma, ognuno di noi, riscopre di esser un po’ pellegrino nel momento in cui comincia a camminare.
Scopri di più
|